Superbonus, stop a cessione del credito e sconto in fattura

17 Febbraio 2023

Da Palazzo Chigi stop immediato alla cessione del credito e allo sconto in fattura per Superbonus e gli altri bonus edilizi. Così ha stabilito il Consiglio dei Ministri con decreto legge n.21 del 16 febbraio 2023.

A partire dal 17 febbraio, dunque, viene di fatto disattivata la possibilità di accedere alle due opzioni alternative per le agevolazioni fiscali finora previste.

Si legge nel comunicato ufficiale del Governo: “L’oggetto dell’intervento non è il bonus, bensì la cessione del relativo credito, che ha potenzialità negative sull’incremento del debito pubblico. Dall’entrata in vigore del decreto, con l’eccezione si specifiche deroghe per le operazioni già in corso, non sarà più possibile per i soggetti che effettuano tali spese optare per il cosiddetto “sconto in fattura” né per la cessione del credito”.

A proposito delle specifiche deroghe di cui si parla, per i condomini è ancora possibile accedere a una delle due opzioni nel caso in cui, in data antecedente il 17 febbraio 2023, risulti adottata la delibera assembleare per l’approvazione dell’esecuzione dei lavori e e sia stata presentata la CILAS.

La cessione del credito non sarà più possibile anche in caso di:

- lavori di riqualificazione energetica per le parti comuni dei condomini con un importo dei lavori pari o superiore a 200 mila euro;

- lavori di riduzione del rischio sismico su parti comuni di edificio condominiale o realizzati nei comuni a rischio sismico 1,2,3 mediante demolizione e ricostruzione di interi edifici, eseguiti da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare che provvedano alla successiva alienazione dell’immobile.

Il Ministro dell’Economia Giorgetti precisa anche il divieto per le amministrazioni locali e regioni di procedere a questi sconti.

A restare invariata è la possibilità della detrazione al 50% in 10 anni degli importi pagati per la ristrutturazione e/o la riqualificazione.

In merito al regime della responsabilità solidale, il decreto esclude la responsabilità in solido per fornitori e cessionari che hanno acquistato il credito e in possesso della documentazione utile per dimostrare l’effettività delle opere realizzate.

Il prossimo 20 febbraio si svolgerà un incontro con le associazioni di rappresentanza delle categorie interessate. Ad ogni modo, trattandosi di decreto-legge, esso potrà subire emendamenti prima di essere convertito in legge entro 60 giorni.

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