Nelle ultimissime ore, sul web sta dilagando la notizia dell’allarme escherichia coli negli Stati Uniti.
I Centers for Diseas Control registrano 49 casi totali, tra cui dieci ricoverati e un morto.
Le persone colpite dal pericoloso batterio, intervistate dai media locali, hanno un retroscena comune: aver consumato un pasto al Mc Donald. Dai primi accertamenti, sembrerebbe che gli ingredienti portatori di escherichia coli siano delle cipolle fresche e delle polpette di carne.
Il batterio, infatti, viene trasmesso soprattutto da alimenti di origine animale contaminati o da verdura o frutta coltivate con acqua proveniente da allevamenti infetti.
L’infezione può essere provocata anche da fonti idriche contaminate di edifici di civile abitazione, come i condomini.
Gli avvenimenti degli Stati Uniti ci portano a riflettere sull’importanza dell’analisi delle acque condominiali, il cui responsabile è l’amministratore di condominio.
Prima di approfondire la tematica dell’obbligo a carico dell’amministratore di garantire la sicurezza degli impianti idrici del condominio, è bene conoscere in maniera più approfondita le caratteristiche dell’escherichia coli e le conseguenze, talvolta fatali, per la salute umana.
Escherichia coli: cos’è e quali sono i pericoli per la salute umana
L’escherichia coli è un batterio che risiede nel microbiota del nostro intestino, capace di sopravvivere grazie all’organismo che lo ospita. Esso è coinvolto anche nella produzione di vitamina K.
E. coli e i coliformi fecali si trovano in gran numero nelle feci umane e animali, nei liquami e nelle fonti di acqua inquinata.
Proprio perché il microrganismo vive nel nostro organismo, molti dei suoi ceppi sono innocui. Altri, invece, possono causare seri pericoli per l’essere umano. Nella maggior parte dei casi, l’infezione da E. coli coinvolgono il tratto intestinale e l’apparato urinario.
I sintomi che accomunano i casi della recentissima vicenda degli Stati Uniti sopra descritta sono forti dolori addominali, diarrea ematica, febbre e vomito. Un bambino ricoverato mostra anche complicazioni da sindrome emolitico-uremica (Seu).
Il malessere compare generalmente da 12 ore a 3-4 giorni dopo il contatto con il batterio e la guarigione, salvo complicanze, dovrebbe avvenire nell’arco di 5-7 giorni.
Escherichia coli nell’acqua destinata al consumo umano
La presenza di E. coli (o dei coliformi fecali in generale) nell’acqua destinata al consumo umano indica un recente inquinamento fecale, dovuto probabilmente ad una inadeguata disinfezione o ad una mancanza di integrità del sistema idrico. (Fonte: Ministero della Salute: https://www.salute.gov.it/portale/temi/documenti/acquepotabili/parametri/ESCHERICHIA_COLI.pdf)
Come prevenire il rischio di contaminazione in condominio?
Come già detto, l’escherichia coli trova terreno fertile nella fonti idriche degli edifici di civile abitazione, quindi nei condomini.
Risulta opportuno, dunque, ricordare quali siano le misure preventive che l’amministratore di condominio deve attuare al fine di garantire la salubrità delle acque condominiali onde evitare gravi rischi per la salute dei condòmini.
Il D. Lgs. 18/23 ha introdotto nuovi obblighi per l’amministratore sulla questione dell’analisi delle acque condominiali.
Egli è tenuto al rispetto di 3 obblighi principali:
1- Valutazione del rischio
2- Adozione di misure preventive e correttive
3- Adozione di misure di mantenimento dei valori di parametro
In caso di contaminazione delle acque, l’amministratore deve dimostrare di aver messo in atto tutti gli adempimenti previsti dal D. Lgs. 18/23. In caso contrario, egli è a rischio sanzioni, come prevede l’art. 23 D.Lgs. 18/23.
In caso di parametri difformi da quelli di cui all’allegato I, A e B, è prevista una sanzione amministrativa da 5 mila a 30 mila euro.
In caso di mancata implementazione di valutazione e gestione del rischio del sistema idro-potabile, la sanzione va dai 4 mila ai 24 mila euro.
Per approfondimenti si rinvia al nostro precedente articolo https://www.conhive.it/academy/qualita-delle-acque-destinate-al-consumo-umano-in-condominio-una-panoramica-circa-le-novita-normative-introdotte-dal-nuovo-decreto-18-23-e-le-responsabilita-dellamministratore/)
Grazie al servizio Conhive di Analisi delle Acque e alla collaborazione con tecnici e laboratori specializzati, l’amministratore di condominio è pienamente tutelato.