Le fulminazioni sono fenomeni naturali che, sebbene non possano essere previsti con certezza, possono provocare danni significativi. Un fulmine che colpisce un condominio può danneggiare non solo l’edificio ma anche gli impianti, le apparecchiature e i suoi abitanti, con effetti che potrebbero estendersi anche alle strutture adiacenti.
Per ridurre i rischi e i danni derivanti da una fulminazione, è fondamentale adottare misure di protezione efficaci, partendo da una valutazione accurata del rischio fulminazione. Tale valutazione consiste nell’analizzare se sia necessario installare dispositivi di protezione contro le scariche atmosferiche, in base alle caratteristiche specifiche del condominio e dei suoi impianti.
La valutazione del rischio per il condominio deve seguire la normativa CEI EN 62305-2, che prevede una procedura di calcolo complessa. In termini semplici, il processo implica una scelta mirata delle misure di protezione contro i fulmini per l'edificio, le zone sensibili, le linee elettriche o gli impianti interni.
Secondo il Capo III, Titolo III del Decreto Legislativo 81/08, relativo agli “Impianti ed apparecchiature elettriche”, l'articolo 80 stabilisce che il datore di lavoro, in questo caso l'amministratore del condominio, deve garantire la protezione dagli eventuali rischi elettrici, inclusi quelli derivanti dalla fulminazione, sia diretta che indiretta.
L’articolo 84 del medesimo decreto specifica che l’amministratore ha l’obbligo di proteggere il condominio e i suoi impianti dagli effetti dei fulmini, comprendendo non solo la struttura dell'edificio ma anche tutte le apparecchiature e le attrezzature collegate.
In aggiunta, il DPR 462/2001 stabilisce il procedimento semplificato per la denuncia dell’installazione di dispositivi di protezione contro le scariche atmosferiche, nonché degli impianti di messa a terra e delle installazioni elettriche pericolose.
Le norme tecniche di riferimento, stabilite dalla CEI EN 62305, riguardano la protezione dai fulmini, la valutazione del rischio e il danno alle strutture e impianti.
Per una corretta valutazione del rischio, il documento deve contenere: l’analisi del rischio, il confronto con il valore di rischio tollerabile (Rt) e l’adozione di misure di protezione adeguate (LP).
L'amministratore del condominio, per realizzare una valutazione del rischio adeguata, può affidarsi a un tecnico specializzato che considererà vari parametri:
Il tecnico analizzerà anche le caratteristiche strutturali del condominio, come:
La CEI EN 62305-2 fornisce una classificazione dei danni causati dai fulmini, distinguendo tra:
La valutazione del rischio di fulminazione include anche l'analisi di parametri come il numero annuo di fulmini per chilometro quadrato, la probabilità di danno, che dipende dalle caratteristiche della struttura e dalla protezione installata, e la perdita prevista.
Questi valori devono essere aggiornati ogni 5 anni, per garantire che il documento di valutazione del rischio sia sempre attuale. In caso di modifiche nelle condizioni di rischio, l’amministratore del condominio deve aggiornare tempestivamente la valutazione.