L’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile (ENEA) ha diffuso due guide, una per proprietari d’immobili e inquilini e l’altra per amministratori di condominio, che perseguono il duplice obiettivo di ridurre i consumi energetici e bollette e aumentare gli interventi di efficientamento energetico nelle abitazioni.
L’elaborazione di tali indicazioni rientra nell’ambito del progetto ENPOR per il contrasto alla povertà energetica nel settore alloggi in 7 Stati dell'Unione Europea tra cui l’Italia.
“Consigli per comunicare e diffondere i vantaggi degli interventi di efficienza energetica e ridurre i consumi” è il titolo della guida rivolta agli amministratori di condominio, di cui ora illustreremo i diversi punti.
L’amministratore di condominio dovrebbe dare l’avvio a campagne di sensibilizzazione e informazione rivolgendosi ai condomini più attivi, in grado di trascinare tutti gli altri. Per realizzare questo obiettivo, innanzitutto risulta fondamentale effettuare un’analisi dello storico dei consumi condominiali, la cosiddetta “diagnosi energetica”.
Una volte ottenuti i dati, un esperto dovrebbe comunicarli ai condomini per informali circa lo stato di conservazione dell’edifico e, più in particolare, lo stato degli impianti. Inoltre, il professionista potrebbe suggerire loro una serie di comportamenti virtuosi quotidiani indirizzati verso il risparmio in bolletta, illustrando i potenziali risparmi globali e singoli in percentuale.
A questo punto è possibile far partire la campagna di sensibilizzazione, con un evento di apertura che sia diverso dalla solita assemblea condominiale .
Perché l’iniziativa abbia successo, l’amministratore deve far leva sui condomini più attivi e consapevoli, che siano in grado di coinvolgere anche tutti gli alti.
Assegnare precisi ruoli a ciascuno potrebbe essere efficace per farlo sentire parte del progetto.
L’amministratore deve monitorare i dati relativi al coinvolgimento della campagna in modo da poter aggiustare il tiro in caso di scarso riscontro.
Nel corso della campagna è appunto opportuno valutare l’efficacia delle azioni intraprese. Innanzitutto, è bene vedere se i condomini hanno messo in pratica i comportamenti virtuosi e se questi hanno portato a dei risultati.
Occorre poi passare alla pianificazione di specifici interventi sull’edificio, come la sostituzione degli impianti. Questo passaggio necessiterà certamente di tempi più lunghi e diversi incontri ai quali dovranno partecipare anche tecnici e professionisti.
Iniziati i primi interventi, è sempre bene rendere partecipi i condomini sui risultati raggiunti.
Dare informazioni utili ai condomini sugli interventi più ricorrenti di efficienza energetica, come l’isolamento delle pareti con sistema a cappotto, sostituzione del generatore di calore, sostituzione degli infissi, sistema di termoregolazione e contabilizzazione del calore.
Gli interventi di cui al punto 4 devono essere valutati sulla base delle caratteristiche energetiche dell’edificio e degli impianti, con l’aiuto di tecnici ed esperti. Il proprietario dell’immobile dovrà valutare e scegliere gli interventi ritenuti più economici ed efficaci.
L’amministratore dovrà fornire l’analisi dello stato di fatto dell’edificio e parteciperà alla consegna ai tecnici delle informazioni in suo possesso sull’edificio e gli impianti installati.
Anche l’affittuario, se necessario, dovrà fornire dei dati al tecnico.
Di seguito uno schema riepilogativo realizzato il Dipartimento Unità Efficienza Energetica dell’ENEA, che sintetizza le diverse agevolazioni fiscali per ciascun intervento.